Ci sono strade che non si limitano a congiungere luoghi. Legano il destino degli uomini, attraversano il tempo e tessono la trama invisibile della nostra memoria collettiva.
Le strade della storia sono più di un’opera ingegneristica di pietra e polvere.
Sono le onde che hanno cullato la nave degli Argonauti e quella di Ulisse, le vene che pulsano al ritmo dei passi delle legioni romane, le piste impervie che hanno guidato i pastori, i mercanti e i sognatori oltre l’orizzonte del mondo conosciuto.
Camminare su queste vie è come posare i piedi su un campo già arato: le pagine di un libro scritto da mani antiche. Ogni lastra consumata, ogni solco scavato dal tempo racconta di conquiste, incontri e scoperte. Sono le strade a insegnarci che il viaggio è parte della narrazione, che non c’è civiltà senza movimento, né conoscenza senza passi mossi verso l’ignoto.
Nel 2025, l’Umbria torna a essere il crocevia del sapere antico. Un luogo dove il passato e il presente si incontrano, dove i racconti delle antiche rotte marine si intrecciano con i sentieri dell’Appennino, e le voci degli storici illuminano il sentiero di viandanti curiosi di conoscenza. Un luogo dove imparare a percorrere strade non come turisti distratti, ma come veri e propri viaggiatori della storia.