area archeologica
DI carsulae
passeggiare tra i resti di un’antica città romana
la storia lungo la via Flaminia
un luogo dove il tempo si è fermato
Prima di entrare
La città romana di Carsulae, situata a circa 3 chilometri dal centro urbano di San Gemini (TR), è uno dei siti archeologici più importanti nell’ambito regionale umbro non solo per dimensioni ma anche per l’eccezionale integrità del paesaggio naturale, rimasto ancora fortunatamente intatto.
La città si sviluppa lungo la via Flaminia (la strada che collegava Roma a Rimini), che la attraversa da nord a sud (è infatti il cardo) e cresce e vive in funzione di essa: i traffici lungo la strada furono di stimolo agli insediamenti e Carsulae da “staazione di posta” divenne città. Con Augusto entrò a far parte della regio VI , che comprendeva il territorio dell’attuale Umbria a est del Tevere e le attuali Marche settentrionali.
Ma la via Flaminia fu anche il motivo della sua fine: infatti, nel momento in cui viene inaugurato un nuovo ramo della Flaminia (la deviazione per Spoleto), la via che passava per Carsulae perse importanza, determinando lo spopolamento del municipium.
Eppure, questo trasformarsi in “città fantasma” è stata anche la sua salvezza: Carsulae si è mantenuta intatta nel tempo perché non più abitata, e quindi non ha subito quel processo di stratificazione e ricostrzione tipico delle città.
Visitare l’area archeologica di Carsulae è come fare un viaggio nel tempo: la città appare immobile, cristallizzata nel suo volto imperiale del I secolo d.C.
Carsulae è diventata municipium romano in età augustea, momento in cui ha iniziato a dotarsi di tutti gli edifici propri di una città romana e assumere l’aspetto che vediamo ancora oggi.
È possibile passeggiare lungo la via Flaminia (il cardo) fino al foro (dove incontra il decumano), osservare gli edifici pubblici come la basilica, i templi gemelli, il teatro, l’anfiteatro, le cisterne, le tabernae e le tracce di costruzioni private.
Uno dei simboli di Carsulae è l’arco di San Damiano, la porta d’accesso nord alla città.
Subito fuori dall’arco si estende la necropoli, con tre tombe monumentali, di cui una a piantacircolare che apparteneva alla gens Furia.
All’interno dell’area archeologica si trova anche una chiesa: la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, ricavata in epoca medievale da un preesistente edificio romano.
Dopo due anni di scavi e restauri, domenica 28 agosto 2022 è stato inaugurato l’anfiteatro romano dell’Area archeologica di Carsulae(I secolo d.C.). Gli ultimi scavi hanno riportato alla luce l’arena dell’anfiteatro, svuotandola del tutto dalla terra che l’aveva ricoperta – e protetta – per secoli, e il muro di contenimento che separava l’ellisse dell’arena dalle gradinate, in ottimo stato di conservazione. Una volta fatta riemergere l’arena, si è notata anche una canaletta che gira sotto al muro e che serviva da drenaggio per le acque piovane e che funziona ancora oggi.
Per approfondire puoi visitare il sito ufficiale dell’area:
Lo sapevi che
- L’area di Carsulae è una scoperta continua: negli ultimi anni è stata scoperta vicino al Foro una bellissima domus romana di circa mille metri quadri, che contiene degli incredibili mosaici, ancora in fase di studio.
- Carsulae si trova a 4 km da San Gemini, dove sgorga l’omonima acqua. La ricchezza idrica del luogo è testimonianta dalla presenza di numerose cisterne nell’area archeologica, oltre che dal moderno successo commerciale dell’acqua qui imbottigliata.
- Una di queste cisterne nel Medioevo è stata fortificata ed è diventata una casa di contadini. Oggi è il Centro visita e Documentazione “Luigi Ciotti”.
- Nei pressi dell’anfiteatro di Carsulae, nel 1955 è stata ritrovato l’unico documento che attesta il culto della dea Nemesi nell’Italia centrale, al di fuori di Roma. Questa divinità di origine greca dispensava bene e male come compensazione di momenti buoni o cattivi. Spesso veniva invocata durante i giochi dei gladiatori.
- Alcuni marmi antichi appartenenti a dei monumenti di Carsulae furono usati per costruire, intorno all’anno Mille, il Portale della Chiesa di San Niccolò nella vicina San Gemini. Oggi il Portale è custodito al Metropolitan Museum di New York.
- Nel 1783 il Papa Pio VI mandò una serie di “cavatori” a Carsulae per arricchire il Museo Pio Clementino, il complesso più grande dei Musei Vaticani, all’interno del Palazzetto del Belvedere, fondato dal precedessore Clemente XIV nel 1775. La campagna di scavi fu interrotta dopo pochi anni per gli esiti definiti deludenti, soprattutto rispetto alla vicina area di Otricoli.
- Il teatro di Carsulae è attivo d’esatate con spettacoli e concerti. Per permettere a tutti di poter fruire di questi eventi è stato creato un accesso privilegia anche per persone con disabilità motorie.
Info utili
Preparati aper una visita immersiva scaricando l’App Carsulae – Area Archeologica e ritirando assieme al biglietto il cardboard, un visore in cartone che permetterà di godere dei contenuti immersivi tridimensionali. Inquadra i Qr Code che incontrerai nei pannelli didattici nel corso della visita e fruisci direttamente dallo smartphone di approfondimenti audio-video.
Orari
Estivo
Tutti i giorni 8.30-13.00 e 14.00-18.30
Invernale
Tuttti i giorni dalle 9.30-13:00 – 14:00-16.30
Costi
Ingresso base area archeologica e centro visite “Umberto Ciotti” € 5,00.
Per info su riduzioni: http://carsulae.site/biglietti/
L’area archeologica organizza numerose iniziative, anche per bambini e famiglie. Per rimanere aggiornati seguire la loro pagina facebook:
https://www.facebook.com/areacarsulae
L’aurea è dotata di servizio bar e bagno
Parcheggio
Carsulae Parking – gratuito
Dal parcheggio bisogna percorrere una sentiero lungo circa 300 m (ampio e ben segnalato!) tra i campi prima di arrivare all’ingresso dell’area archeologica.
Da portare
– Scarpe comode
– Cappello nei giorni di sole
La visita è adatta anche a famiglie.
L’area archeologica ha un accesso per disabili. Per istruzioni chiamare il numero 3487561801.
il tour di Carsulae
l’Area archeologica di Carsulae
contenuti aggiuntivi